pompeo conte

S'io fossi un omo, no che nol direi!
io lo terrei per me, ché più conviene;
la vita mia vivrei con far dimesso ...
e forse sarei vile, lo confesso!

Il proclamarlo può crear problemi,
ed io mai ebbi tempra dell’eroe;
motteggi ed allusion piovere addosso,
per me sarebbe duro a sopportare.

Un merito non sento d’esser maschio;
non me ne vanto, e penso ne ho vantaggio:
esser diversi può dar sofferenza;
quel gusto a dichiarar ci vuol coraggio!

Alla genìa dei “sani” io appartengo;
verso il “normale” m’ha portato istinto;
di questo non ho merito né colpa,
"e poi nell’atto a volte fo cilecca!"

Ma libero di spirto, son neutrale:
ognun di se può fare ciò che vuole!
Se legge s’approvasse come i “di. c. o”
od altre norme per la convivenza ...

personalmente non m’importa un fico,
ma ciò che esiste normasi, in coscienza!

Vanesi, effeminati sono rari;
tra lor ci sono ingegni eccezionali,
o son come altra gente, ovver banali!